L’omeopatia non è un credo o una filosofia!
La cura omeopatica é un’opportunità terapeutica della medicina, formata da un insieme di medicinali, omeopatici appunto.
Come per qualunque medicinale, non è necessario credere nel suo potere terapeutico perché funzioni; l’efficacia è data dall’assunzione, corretta, del medicinale giusto per quel particolare disturbo o patologia.
L’omeopatia è considerata efficace da più di 300 milioni di persone, nel mondo, in oltre 80 paesi.
In Italia il 4,5% della popolazione (quasi tre milioni di cittadini) si affida in modo continuativo a cure mediche omeopatiche. Migliaia di medici, utilizzano questa terapia. Migliaia di farmacisti la consigliano, non necessariamente in alternativa ai farmaci da banco, ma sempre più spesso come prima scelta.
Il principio di similitudine è il principio su cui si fonda tutta l’omeopatia. Ne è la base fin dai tempi della medicina greca di Ippocrate. Egli aveva individuato due modi diversi di affrontare le malattie: la via dei simili e la via dei contrari. Per comprenderne chiaramente questo principio è utile ricorrere ad alcuni semplici esempi.
Quando per il freddo si gelano le mani possiamo agire essenzialmente in due modi opposti: o le riscaldiamo con una fonte di calore, o le mettiamo a contatto del ghiaccio o della neve per alcuni istanti. Riscaldandole con una fonte di calore avremo utilizzato la via dei contrari dove il caldo del termosifone cura gli effetti del freddo. Avremo utilizzato invece la via dei simili usando il freddo intenso del ghiaccio come stimolo per far reagire al freddo.
Qual è la differenza fondamentale tra medicina dei simili e medicina ufficiale dei contrari?
I contrari operano un intervento esterno che lascia passivo l’organismo (nell’esempio viene somministrato calore) e lo stato di benessere che risulta è limitato al tempo di somministrazione dell’agente esterno o poco più. La sensazione di calore cessa presto quando togliamo le mani dal calorifero e di solito è seguita da un nuovo rapido raffreddamento. Usando invece i simili stimoliamo l’organismo stesso a superare il problema esistente. Il freddo provoca una reazione attiva di riscaldamento da parte dell’ organismo stesso. Questo, è dunque, il meccanismo su ci si basa l’omeopatia.
È notizia veramente di poche settimane fa (VIII convegno SIOMI, 15-17 marzo 2019): Jayesh Bellare, docente di ingegneria chimica a Munbai (India), con il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) ha dimostrato in maniera incontrovertibile la presenza di un rilevante numero di molecole di principio attivo in tutte le diluizioni omeopatiche dalla 6CH alla 200CH. Dimentichiamoci quindi le teorie, un po’ difficili da dimostrare, sulla memoria dell’acqua, fingiamo di non aver mai letto nulla di fisica quantistica: nei farmaci omeopatici ultra diluiti sono presenti minime quantità di principio attivo, misurabile in nanomoli, che interagiscono con la membrana cellulare modificandone favorevolmente la reattività e gli equilibri.
I rimedi omeopatici non possono essere tossici ma possono provocare effetti positivi (o negativi, se mal utilizzati). Per questa ragione, così come per i medicinali, è sempre meglio evitare l’autocura ed affidarsi a professionisti qualificati e competenti in materia che possano consigliare il rimedio omeopatico corretto in base alle specifiche esigenze delle persone.
Dott.ssa Elena Cremonini, Omeopata.