Dott.ssa Simone De Natale – Specialista in Ginecologia
La scoperta della contraccezione ormonale agli inizi degli anni 60 ha rivoluzionato il modo di vivere la sessualità e ha permesso alle donne un controllo assolutamente nuovo sui propri ritmi biologici.
La ricerca scientifica in questi anni ha prodotto diversi presidi anticoncezionali oltre la pillola: l’anello vaginale, l’impianto sottocutaneo, il cerotto, la spirale ormonale e non, oltreché diversi tipi di pillole molto diverse fra loro per dosaggio e composizione chimica.
Questo nuovo panorama ormonale permette oggi alla ginecologa/o di personalizzare la terapia anticoncezionale per ogni tipologia di donna.
Il principale beneficio terapeutico dei contraccettivi ormonali rimane sicuramente la gravidanza indesiderata, ma ne sono stati evidenziati molti altri per particolari malattie e condizioni cliniche:
- riduzione del rischio di tumore dell’endometrio del 50%, dell’ovaio del 30% ; questo effetto protettivo persiste per più di 20 anni dopo la sospensione della pillola e nel corso della postmenopausa
- riduzione del tumore del colon-retto del 18%
- riduzione del rischio oncologico del 12%
- protezione della salute ossea in donne con assenza di flusso mestruale per lunghi periodi di tempo
- riduzione della mortalità generale del 12%
- terapia dell’endometriosi, patologia che affligge il 10% delle donne in età riproduttiva
- terapia della sindrome dell’ovaio policistico, seborrea, acne, irsutismo
- terapia della dismenorrea ( mestruazione dolorosa)
- terapia della sindrome premestruale: algie pelviche, seno dolente, irritabilità, cefalea nei giorni che precedono il flusso mestruale.
Non esiste un’età particolare per accedere alla contraccezione ormonale; tutte le donne dall’adolescenza alla premenopausa possono valutare con la propria ginecologa/o i benefici e le indicazioni mediche di un’eventuale terapia ormonale